martedì 31 gennaio 2012

Mandala della distruzione: esercizio 2


Bene, se vi è piaciuto il primo esercizio di pratica del mandala siete di sicuro pronti per quello che vi propongo ora. Se invece non avete ancora provato il primo esercizio, fatelo prima di proseguire la lettura, lo trovate qui

Il secondo esercizio che vi propongo è una pratica molto liberatoria, un gioco che aiuta a lasciar andare tutte quelle cose che ci appesantiscono inutilmente l'esistenza e alle quali diamo troppa importanza, tanto da lasciare che succhino una parte delle nostre energie senza dare niente in cambio.
Parlo delle paure, le ansie, i blocchi, ma anche tutto quello che teniamo gelosamente chiuso dentro di noi e che non vorremmo per niente al mondo che gli altri vedessero.
Liberarci da queste cose può essere più facile di quel che si crede, e la nostra anima, alleggerita di tutta la tensione che mettiamo nel nascondere a fatica tutto dentro di noi si troverà all'improvviso libera di dedicarsi alle cose che davvero danno gioia.

La preparazione di questo esercizio è identica alla precedente, perciò rileggetevi il post sul primo esercizio mandala.
Vi do un altro link per trovare un mandala da scaricare e tracopiare, non fatevi sviare dal fatto che alcuni siti la propongano come un'attività per bambini, vi assicuro che va molto bene anche per gli adulti. Scegliete un disegno semplice o semplificate un po' il disegno di base togliendo qua e là qualche linea.

Una volta che avrete il foglio con le linee guida a matita e i colori davanti a voi e sarete tranquilli e soli (importante fare da soli questo esercizio) potete cominciare a concentrarvi su tutto quello che volete eliminare da voi stessi. Immergetevi nelle vostre paure, in quello che vi ripugna, i vostri difetti, fisici o caratteriali, i vostri lati peggiori, la vostra parte buia più profonda. Chiudete un attimo gli occhi e immaginate una porta piccola e ammuffita, vecchia, piena di ragnatele, brutta e inquietante: lì dentro c'è il vostro lato oscuro, non la aprite da secoli.

Mettete la mano sulla maniglia e entrate.

Quello che c'è lì dentro vi disgusta, vi ripugna, vi fa ribrezzo, vi impaurisce e vi inquieta. Prendetene atto SENZA GIUDICARE e scegliete forme e colori adatti per mettere ogni singola cosa nel vostro mandala.

Non tralasciate nulla, non mentite a voi stessi!

Tutto quello che vi fa paura o vi ripugna DEVE essere disegnato sul foglio. Se non sapete disegnare non preoccupatevi, un simbolo o una macchia di colore basteranno. L'importante è un intento forte, se avete paura della morte, una croce o una macchia nera saranno un simbolo sufficiente per trasferire quella paura dal vostro cuore al foglio bianco.

Questo può essere un esercizio sgradevole perchè vi trovate a dare un volto a tutto quello di cui normalmente negate l'esistenza, ma tenete duro, abbiate il coraggio di tirare fuori tutto.
Volendo potete inserire nel mandala piccoli oggetti-simbolo di ciò di cui vi volete liberare (un pezzo di stoffa, un ritaglio di fotografia).

Quando il mandala sarà pieno e voi vi sentirete svuotati fermatevi, chiudete gli occhi e fate qualche bel respiro profondo.
Poi riapriteli e guardate il risultato.
Studiatelo bene, è davvero così terribile?
Davvero tutte quelle cose erano così pesanti, paurose , importanti?
Sicuramente no, non lo erano!
Abbassate il livello di importanza dentro di voi di ogni singola cosa che è finita sul foglio e alleggeritevi permettendo a voi stessi di lasciarle lì dove sono: sul foglio, fuori di voi.

Fatelo sinceramente.

Quindi divertitevi a distruggere il mandala. La rabbia e la violenza non sono necessarie, ormai sono nel foglio insieme al resto, vivete questa distruzione come un gioco.
Se avete una stufa potete mettere dentro il foglio e dargli fuoco (fate tutto in sicurezza, dovete liberarvi del vostro lato oscuro non del vostro salotto!) oppure strappatelo in mille pezzi.
Mi raccomando con gran sorriso, ormai avrete capito che non era il caso di prendere tutto così seriamente! Il vostro lato oscuro non è poi così terribile, in fondo non siete un serial killer che conserva i pezzi del vicino di casa nel freezer (se lo siete, il mandala forse non vi basterà... )

5 commenti:

artfrog design ha detto...

bello distruggere il mandala!
Mi hanno regalato un librone dove ce ne sono un centinaio!!

KarMa ha detto...

io ci sto impazzendo, mia sorella mi ha portato dall'india un libretto di rangoli, che sono i mandala indiani, disegnati a terra con la polvere di gesso. Aspetto solo che passi questo gelo per provarci :D
Mi ha portato anche le polverine colorate :D
quelli son fatti apposta per finire male, li fanno in strada e la gente ci cammina sopra!

artfrog design ha detto...

bello! Leggevo che i mandala indiani (Yantra)sono più schematici dei mandala buddisti. Graficamente quelli induisti sono senza elementi riconoscibili,tipo animali,frutti... più geometrici

KarMa ha detto...

si il discorso è molto complesso, ogni zona meriterebbe un discorso a parte, e cambiano anche i nomi, in realtà il nome mandala sarebbe riferito a quello tradizionale tibetano.
Se cerchi su youtube "rangoli making" o "kolam making" vengono fuori le donne che disegnano a terra con la polvere e sono strepitose!! Li fanno in pochi minuti con una precisione incredibile!
Imparano da bimbe, è una cosa che si tramanda di madre in figlia.

artfrog design ha detto...

ma che meraviglia! adesso ne posto uno nel forum dedicato a Taka per il suo compleanno..:))))